Ciao, Presidente Aldo Ozino Caligaris.

Presidente caro

Vogliamo ricordarti così

Ci sono persone che lasciano il segno, Grazie dell'impegno e della dedizione

Questa notte ci ha lasciati il nostro amato Presidente Nazionale, Aldo Ozino Caligaris.

Negli ultimi incontri ripeteva spesso che “Se solo ogni donatore di sangue, in Italia, donasse anche solo una volta all’anno il plasma, raggiungeremmo e anzi supereremmo l’autosufficienza nazionale“.

A tutti coloro che volessero rivolgere messaggi di condoglianze o atti di vicinanza alla famiglia si prega cortesemente di inviare e di rivolgersi alla sede nazionale FIDAS, presso piazza Margana, 19 (RM).

I funerali si svolgeranno domani, 29 febbraio, alle ore 15:00 presso la Parrocchia San Bernardo da Chiaravalle, sita in Via degli Olivi, 180 (RM).

La famiglia richiede che non siano presenti labari, né fiori.
Chiunque intenda dimostrare il proprio affetto e la vicinanza, può effettuare una donazione ad un’associazione di volontariato a propria scelta, a nome di Aldo Ozino Caligaris.

Buon Viaggio caro Presidente e Grazie di tutto con tutto il cuore

FIDAS VALLE D’AOSTA IN UN CLICK CON LA NUOVA APP

In occasione del 59° Congresso Nazionale dei Donatori di sangue della FIDAS e della 39^ Giornata del Donatore di sangue FIDAS eventi che si terranno quest’anno in Valle d’Aosta dal 30 aprile al 3 maggio 2020, la FIDAS regionale presenta una nuova App scaricabile gratuitamente sui dispositivi mobili e che fornisce la possibilità, a tutti i congressisti e accompagnatori, di consultare in maniera rapida e comoda tutte le principali informazioni.

“Con questo nuovo strumento”, dice Rosario Mele presidente della FIDAS Valle d’Aosta, “vogliamo idealmente accompagnare per mano donatori, volontari, congressisti e accompagnatori delle 76 federate italiane FIDAS che parteciperanno al congresso. Siamo molto orgogliosi di accogliere in Valle d’Aosta
questo evento che è da considerarsi storico, in quanto per la prima volta vede Aosta città alpina, diventare per tre giorni la capitale del dono del sangue.
Il lancio di questa applicazione, ideata da Giustina Adamaszek, vuole essere un
ulteriore risorsa a favore della promozione e diffusione della cultura del dono e
allo stesso tempo nasce come guida al fianco di chi arriverà in Valle d’Aosta,
offrendo accoglienza, informazioni utili, presentando le straordinarie bellezze naturalistiche, storiche, artistiche ed enogastronomiche della nostra regione.
Questa App vuole diventare uno strumento nuovo e dinamico per restare in
contatto con tutti, sarà periodicamente aggiornato e fornisce la possibilità di
consultare in maniera rapida tutte le principali informazioni legate alla FIDAS
valdostana: dagli incontri, alle attività, alle iniziative FIDAS, agli eventi organizzati dal coordinamento regionale della Fidas Giovani, dagli orari di apertura della sede e delle iniziative FIDAS nazionali.
Gli aspiranti donatori di sangue potranno aderire compilando il modulo gratuito di adesione direttamente dal cellulare, i donatori periodici potranno in ogni momento chiedere informazioni, restando connessi con FIDAS 24 ore su 24. Un impegno nuovo che alimenta il nostro spirito di servizio a favore della comunità e rende tutti protagonisti e responsabili donatori di vita.

CONGRESSO 2.0

L’impegno della Fidas VDA è quello di rendere l’Evento Congressuale nel suo complesso sostenibile a 360°, anche con l’ausilio della tecnologia.

ll sito internet della Fidas Valle d Aosta è stato completamente modificato in vista del congresso, la modifica non è stato solo dal punto di vista grafico ma anche funzionale. La nuova struttura ha lo scopo di diventare il “contenitore digitale” di questo evento. I tecnici saranno disponibili per tutte le giornate e faranno confluire all’ interno del sito tutte le fasi e le testimonianze, sarà così possibile seguire per tutti il congresso in diretta. All’interno della struttura sarà presente lo streaming di tutti i social della Fidas VDA, in questo modo da un’unica fonte sarà possibile seguire tutti i canali i canali social e le varie attività. L’applicazione ha lo scopo di supportare i visitatori nella scoperta della Valle d’ Aosta suggerendo i punti di interesse turistico e scandendo i tempi dei vari impegni del congresso e dei momenti di ristoro tutto a portata di smartphone.
Possiamo dire che questo sarà sicuramente un congresso 2.0.

Il lavoro tecnico orientato alla realizzazione di un’App dedicata è stato un passaggio per noi fondamentale, di coerenza, legato alle istanze del presente ed in particolare dei giovani che ci chiedono scelte sostenibili: abbiamo ridotto al minimo l’utilizzo della carta, delle stampe, dei gadget, del materiale autoreferenziale e di tutto quanto abbia in sé un concetto di mono uso affinché il bilancio di potenziali sprechi o consumi impropri si chiuda pressoché a zero, con basso impatto ambientale e una fruibilità molto smart.
( Intervento di Roberta Carla Balbis, membro del Direttivo Fidas Vda e Presidente dello Zonta Cllub Aosta Valley, durante la conferenza stampa che si è svolta il 10 Febbraio 2020 ) 

NUOVO LOGO FIDAS VALLE D’AOSTA

La Fidas Valle D’Aosta si rinnova anche nel logo che racchiude il simbolo per eccellenza della città di Aosta: L’Arco di Augusto.
La Fidas Vda ringrazia l‘amico, volontario e donatore Lorenzo Dragotto per l’impegno con il quale l’ha realizzato.
Il nuovo logo ci collega all’imminente Congresso Nazionale Fidas del quale proprio L’Arco D’Augusto disegnato da Lorenzo Dragotto è il simbolo.

CONSEGNA LABARO

Mercoledì 26 febbraio 2020 nel corso dell’Assemblea congiunta del Direttivo valdostano dei Donatori di sangue della FIDAS e della 67^ Federata “ San Michele Arcangelo” tenutasi ad Aosta in via Lucat 2/A, Rosario Mele presidente regionale dei Donatori di sangue FIDAS consegna il labaro del gruppo al donatore Francesco Viola al referente del gruppo Donatori volontari sangue FIDAS Media Valle “Antonio Santoro“ della Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Brissogne.

Cerimonia di consegna alla quale hanno partecipato un nutrito gruppo di donatori
colleghi della Polizia Penitenziaria: Nicola Scafuro, Pasquale Paterino e Pietro Pistis.

I quali hanno con commozione ed orgoglio ritirato il vessillo che rappresenterà il gruppo in tutte le manifestazioni ufficiali.

La consegna del labaro è un momento forte ed emozionante che testimonia la nostra presenza all’interno della FIDAS valdostana” , dice Francesco Viola,“un impegno nato circa 10 anni fa, che è cresciuto e si è amplificato grazie al gesto silenzioso del dono del sangue di tanti colleghi donatori, familiari e conoscenti che attraverso l’adesione alla gruppo hanno pian pianino costruito un solco di solidarietà”

E’ previsto a breve una cerimonia ufficiale di presentazione e benedizione del labaro alla presenza di istituzioni civili, militari e religiose.

Per info e contatti Gruppo Donatori sangue FIDAS Media Valle “Antonio Santoro” Polizia Penitenziaria Casa Circondariale Brissogne
cellulare 3277320307
violafg@libero.it oppure
direttamente sul sito internet regionale www.fidasvda.it.

Francesco Viola
PRESIDENTE

GRUPPO DONATORI VOLONTARI FIDAS MEDIA VALLE “ ANTONIO SANTORO”
POLIZIA PENITENZIARIA CASA CIRCONDARIALE BRISSOGNE

RINNOVATO COORDINAMENTO DEI GIOVANI FIDAS GIORGIA PRETE ELETTA COORDINATRICE VALDOSTANA

Mercoledì 26 febbraio 2020 nel corso dell’Assemblea congiunta del Direttivo valdostano dei Donatori di sangue della FIDAS e della 67^ Federata “ San Michele Arcangelo” tenutasi ad Aosta in via Lucat 2/A, il Coordinamento Giovani FIDAS Valle d’Aosta formato da Alessia Lucat, Giuseppe Ingrassia, Marco Barraco, Marco Nardi e Sara Scandariato, Martina Calipari ha eletto Giorgia Prete rappresentante del Coordinamento valdostano dei
Giovani FIDAS, che sarà affiancata da Federico Mazzara quale vice coordinatore regionale.

Giorgia Prete è una giovane studentessa di Aosta di anni 18 iscritta alla classe quarta del liceo artistico di Aosta, già donatrice di sangue, è impegnata in diversi settori del mondo del volontariato.

Federico Mazzara è un giovanissimo donatore di sangue, arbitro di calcio aderente all’Associazione italiana arbitri sezione Aosta.

“L’istituzione del Coordinamento Giovani FIDAS Valle d’Aosta, giunge in un momento di grande fermento dell’attività associativa, afferma Rosario Mele, presidente regionale FIDAS.
L’organizzazione del 59° Congresso Nazionale FIDAS in Valle d’Aosta non poteva essere l’occasione migliore per rinnovare il coordinamento regionale dei giovani FIDAS e spalancare le porte ai giovani, incoraggiandoli e affidando loro il grande compito di farsi promotori di iniziative di promozione e diffusione della cultura del dono del sangue. A nome della FIDAS valdostana esprimo ammirazione per questi giovani, auguro a tutti di lanciare il cuore oltre gli ostacoli, di impegnarsi con passione civica e formulo a tutti i migliori auguri di buon impegno a favore del dono ”.

Il Coordinamento Giovani FIDAS come disposto dall’articolo 14 dello Statuto nazionale FIDAS, raggruppa i donatori al di sotto dei 28 anni di età iscritti alle varie Associazioni Federate e/o Gruppi regionali, i quali, condividendo i valori e le finalità associative della FIDAS, si impegnano attivamente a promuovere i l valore
della cultura della donazione volontaria, periodica, responsabile, anonima e gratuita del sangue.

Le attività del Coordinamento Giovani FIDAS Valle d’Aosta si svolgono in sinergia con le linee di indirizzo promosse da FIDAS Nazionale ed in stretta collaborazione con il Consiglio Direttivo Nazionale e con i direttivi di federata e il Direttivo regionale.

Compito fondamentale del Coordinamento Giovani FIDAS è
quello di pensare, organizzare e sviluppare, in modo autonomo, iniziative promozionali e/o formative tali da risultare specificamente rivolte al mondo giovanile per modalità di proposta e temi di interesse.
Il rappresentante del Coordinamento FIDAS Giovani, fa parte di diritto del Direttivo Regionale FIDAS Valle d’Aosta ed ha il compito di partecipare alla attività. In sua assenza potrà essere rappresentato da un suo vice.

“ Il nostro primo rendez-vous dice Giorgia Prete” – sarà la partecipazione al Meeting Giovani FIDAS di Bologna dal 20 al 22 marzo 2020. Un appuntamento importante dove ci confronteremo con altri donatori
coetanei, vivendo un forte momento di comunità e solidarietà. Al nostro ritorno avvieremo iniziative di formazione e di informazione, coinvolgendo giovani di altre associazioni in momenti ricreativi, feste e incontri dedicati.

Per info e contatti Coordinamento Giovani FIDAS Valle d’Aosta
3515096966
pagina Facebook giovani Fidas VdA,
su Instagram @giovanifidasvda,
sulla mail giovanifidasvda@gmail.com oppure
direttamente sul sito internet regionale www.fidasvda.it.

Giorgia Prete

Coordinatrice Valdostana Giovani FIDAS

Nuovo Corona virus, domande e risposte

Virus e malattia

1. Che cos’è un Coronavirus?
I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

Sono virus RNA a filamento positivo, con aspetto simile a una corona al microscopio elettronico. La sottofamiglia Orthocoronavirinae della famiglia Coronaviridae è classificata in quattro generi di coronavirus (CoV): Alpha-, Beta-, Delta– e GammacoronavirusIl genere del betacoronavirus è ulteriormente separato in cinque sottogeneri (tra i quali il Sarbecovirus).

I Coronavirus sono stati identificati a metà degli anni ’60 e sono noti per infettare l’uomo ed alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi). Le cellule bersaglio primarie sono quelle epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale.

Ad oggi, sette Coronavirus hanno dimostrato di essere in grado di infettare l’uomo:

  • Coronavirus umani comuni: HCoV-OC43 e HCoV-HKU1 (Betacoronavirus) e HCoV-229E e HCoV-NL63 (Alphacoronavirus); essi possono causare raffreddori comuni ma anche gravi infezioni del tratto respiratorio inferiore.
  • Altri Coronavirus umani (Betacoronavirus): SARS-CoV, MERS-CoV e 2019-nCoV (ora denominato SARS-CoV-2)..
2. Che cos’è un nuovo Coronavirus?
Un nuovo Coronavirus (nCoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo. In particolare quello denominato SARS-CoV-2 (precedentemente 2019-nCoV), non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina, a dicembre 2019.
3. Cosa è il SARS-Cov-2?
Il virus che causa l’attuale epidemia di coronavirus è stato chiamato “Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2” (SARS-CoV-2). Lo ha comunicato l’International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV) che si occupa della designazione e della denominazione dei virus (ovvero specie, genere, famiglia, ecc.). A indicare il nome un gruppo di esperti appositamente incaricati di studiare il nuovo ceppo di coronavirus. Secondo questo pool di scienziati il nuovo coronavirus virus è fratello di quello che ha provocato la Sars (SARS-CoVs), da qui il nome scelto di SARS-CoV-2.
4. Cosa è la COVID-19?
La malattia provocata dal nuovo Coronavirus ha un nome: “COVID-19” (dove “CO” sta per corona, “VI” per virus, “D” per disease e “19” indica l’anno in cui si è manifestata). Lo ha annunciato, l’11 febbraio 2020, nel briefing con la stampa durante una pausa del Forum straordinario dedicato al virus, il Direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.
5. Il nuovo Coronavirus è lo stesso della SARS?
No. il nuovo Coronavirus (ora denominato SARS-CoV-2 e già denominato 2019-nCoV) appartiene alla stessa famiglia di virus della Sindrome Respiratoria Acuta Grave (SARS) ma non è lo stesso virus.

Il nuovo Coronavirus, responsabile della malattia respiratoria ora denominata COVID-19, è strettamente correlato al SARS-CoV e si classifica geneticamente all’interno del sottogenere Betacoronavirus Sarbecovirus.

6. Perché è comparso il nuovo coronavirus? (FONTE: ISS)
La comparsa di nuovi virus patogeni per l’uomo, precedentemente circolanti solo nel mondo animale, è un fenomeno ampiamente conosciuto (chiamato spill over o salto di specie) e si pensa che possa essere alla base anche dell’origine del nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). Al momento la comunità scientifica sta cercando di identificare la fonte dell’infezione.
7. Dove posso trovare altre informazioni sul nuovo Coronavirus?
Il Ministero della Salute ha realizzato un sito dedicato: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus e attivato il numero di pubblica utilità 1500.

Altre informazioni sul sito Epicentro dell’Istituto superiore di sanità – Epicentro.

L’Istituto Spallanzani (INMI) rende noto un bollettino medico alle ore 12 circa di ogni giorno sui casi confermati in Italia e sui test dei contatti monitorati.

Sintomi

1. Quali sono i sintomi di una persona infetta da un Coronavirus?
Dipende dal virus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
2. Quanto è pericoloso il nuovo virus?
Come altre malattie respiratorie, l’infezione da nuovo coronavirus può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie. Raramente può essere fatale.

Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, quali diabete e malattie cardiache.

3. Qual è la differenza tra i sintomi dell’influenza, di un raffreddore comune e del nuovo Coronavirus?
I sintomi sono simili e consistono in tosse, febbre, raffreddore. Sono tuttavia causati da virus differenti, pertanto, in caso di sospetto di Coronavirus, è necessario effettuare esami di laboratorio per confermare la diagnosi.
4. Quanto dura il periodo di incubazione?
Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.

Modalità di trasmissione

1. I Coronavirus e il nuovo Coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona?
Sì, alcuni Coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario.

Anche il nuovo Coronavirus responsabile della malattia respiratoria COVID-19 può essere trasmesso da persona a persona tramite un contatto stretto con un caso infetto.

2. Come si trasmette il nuovo Coronavirus da persona a persona?
Il nuovo Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le  goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite:

  • la saliva, tossendo e starnutendo
  • contatti diretti personali
  • le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi

In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.

Normalmente le malattie respiratorie non si tramettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.

Studi sono in corso per comprendere meglio le modalità di trasmissione del virus.

3. Quale è la definizione di contatto stretto? (fonte ECDC)
  • Operatore sanitario o altra persona impiegata nell’assistenza di un caso sospetto o confermato di COVID-19, o personale di laboratorio addetto al trattamento di campioni di SARS-CoV-2.
  • Essere stato a stretto contatto (faccia a faccia) o nello stesso ambiente chiuso con un caso sospetto o confermato di COVID-19.
  • Vivere nella stessa casa di un caso sospetto o confermato di COVID-19.
  • Aver viaggiato in aereo nella stessa fila o nelle due file antecedenti o successive di un caso sospetto o confermato di COVID-19, compagni di viaggio o persone addette all’assistenza, e membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto (qualora il caso indice abbia una sintomatologia grave od abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo indicando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo).

Il collegamento epidemiologico può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima o dopo la manifestazione della malattia nel caso in esame.

4. Come gestire un contatto stretto di un caso confermato di COVID-19?
Sulla base dell’Ordinanza “Ulteriori misure profilattiche contro la diffusione della malattia infettiva COVID-19’ del 21 febbraio 2020, le Autorità sanitarie territorialmente competenti devono applicare ai contatti stretti di un caso confermato la misura della quarantena con sorveglianza attiva, per quattordici giorni.
5. L’infezione da nuovo Coronavirus può essere contratta da un caso che non presenta sintomi (asintomatico)?
Secondo i dati attualmente disponibili, le persone sintomatiche sono la causa più frequente di diffusione del virus. L’OMS considera non frequente l’infezione da nuovo Coronavirus prima che sviluppino sintomi.
6. Chi può contrarre l’infezione?
Le persone che vivono o che hanno viaggiato in aree infette dal nuovo Coronavirus possono essere a rischio di infezione. Attualmente il nuovo Coronavirus sta circolando in Cina dove è segnalato il maggior numero di casi. Negli altri Paesi la maggioranza dei casi riportati ha effettuato recentemente un viaggio in Cina. Pochi altri casi si sono manifestati in coloro che hanno vissuto o lavorato a stretto contatto con persone infettate in Cina.
7. È vero che si può contrarre il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) attraverso il contatto con le maniglie degli autobus o sulla metropolitana stando vicini a una persona che tossisce? (ISS)
Sulla base dei dati disponibili, si ritiene altamente improbabile che possa verificarsi un contagio attraverso le maniglie degli autobus o sulla metropolitana. È invece certo che si è nel pieno della stagione influenzale. Pertanto, se dovessero comparire sintomi come febbre, tosse, mal di gola, mal di testa e, in particolare, difficoltà respiratorie, è opportuno rivolgersi al proprio medico curante. È comunque buona norma, per prevenire infezioni, anche respiratorie, il lavaggio frequente e accurato delle mani, dopo aver toccato oggetti e superfici potenzialmente sporchi, prima di portarle al viso, agli occhi e alla bocca.
8. Gli operatori sanitari sono a rischio a causa di un nuovo Coronavirus?
Sì, possono esserlo, poiché gli operatori sanitari entrano in contatto con i pazienti più spesso di quanto non faccia la popolazione generale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda che gli operatori sanitari applichino adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni in generale e delle infezioni respiratorie, in particolare.

Superfici e igiene

1. Come si diffonde il nuovo Coronavirus?
Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette, ad esempio quando starnutiscono o tossiscono o si soffiano il naso. È importante perciò che le persone ammalate applichino misure di igiene quali starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche.
2. Quali sono le regole per la disinfezione / lavaggio delle mani?
Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono la chiave per prevenire l’infezione. Dovresti lavarti le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 60 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcool (concentrazione di alcool di almeno il 60%).
3. Quanto tempo sopravvive il nuovo Coronavirus sulle superfici?
Le informazioni preliminari suggeriscono che il virus possa sopravvivere alcune ore, anche se è ancora in fase di studio. L’utilizzo di semplici disinfettanti è in grado di uccidere il virus annullando la sua capacità di infettare le persone, per esempio disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all’1% (candeggina).
4. È sicuro ricevere pacchi dalla Cina o da altri paesi dove il virus è stato identificato?
Si, è sicuro. L’OMS ha dichiarato che le persone che ricevono pacchi non sono a rischio di contrarre il nuovo Coronavirus, perché non è in grado di sopravvivere a lungo sulle superfici.

Animali

1. Le persone possono contrarre l’infezione da nuovo Coronavirus dagli animali?
Indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, SARS-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli esseri umani e, in Arabia Saudita nel 2012, MERS-CoV dai dromedari agli esseri umani. Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani. Man mano che la sorveglianza migliora in tutto il mondo, è probabile che vengano identificati più Coronavirus.

La fonte animale del nuovo Coronavirus non è stata ancora identificata. Si ipotizza che i primi casi umani in Cina siano derivati da una fonte animale.

2. Posso contrarre l’infezione dal mio animale da compagnia?
No, al momento non vi è alcuna evidenza scientifica che gli animali da compagnia, quali cani e gatti, abbiano contratto l’infezione o possano diffonderla.

Si raccomanda di lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche dopo il contatto con gli animali.

3. Sono possibili importazioni di animali o di prodotti di origine animale dalla Cina?
A causa della presenza di alcune malattie degli animali contagiose in Cina, solo pochi animali vivi e prodotti animali non trasformati sono autorizzati per l’importazione nell’Unione europea dalla Cina.

Non vi è alcuna prova che uno qualsiasi degli animali, o dei prodotti di origine animale, autorizzati all’entrata nell’Unione europea rappresenti un rischio per la salute dei cittadini dell’UE a causa della presenza di SARS-CoV-2 in Cina.

4. E’ possibile importare prodotti alimentari dalla Cina?
Come per le importazioni di animali e prodotti di origine animale, a causa della situazione sanitaria degli animali in Cina, solo pochi prodotti alimentari di origine animale sono autorizzati per l’importazione nell’UE dalla Cina, a condizione che soddisfino rigorosi requisiti sanitari e siano stati sottoposti a controlli.

Per gli stessi motivi, i viaggiatori che entrano nel territorio doganale dell’UE non sono autorizzati a trasportare nel bagaglio carne, prodotti a base di carne, latte o prodotti lattiero-caseari.

Prevenzione e trattamento

1. Esiste un vaccino per un nuovo Coronavirus?
No, essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino e per realizzarne uno ad hoc i tempi possono essere anche relativamente lunghi (si stima 12-18 mesi).
2. Cosa posso fare per proteggermi?
Mantieniti informato sulla diffusione dell’epidemia, disponibile sul sito dell’OMS e adotta le seguenti misure di protezione personale:

  • lavati spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni a base di alcol per eliminare il virus dalle tue mani
  • mantieni una certa distanza – almeno un metro – dalle altre persone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono o se hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso col respiro a distanza ravvicinata
  • evita di toccarti occhi, naso e bocca con le mani se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie e hai viaggiato di recente in Cina o se sei stato in stretto contatto con una persona ritornata dalla Cina e affetta da malattia respiratoria.
  • se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie e hai viaggiato di recente in Cina o se sei stato in stretto contatto con una persona ritornata dalla Cina e affetta da malattia respiratoria segnalalo al numero gratuito 1500, istituito dal Ministero della salute. Ricorda che esistono diverse cause di malattie respiratorie e il nuovo coronavirus può essere una di queste. Se hai sintomi lievi e non sei stato recentemente in Cina, rimani a casa fino alla risoluzione dei sintomi applicando le misure di igiene, che comprendono l’igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani).
3. Il virus si tramette per via alimentare?
Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto tra alimenti crudi e cotti.
4. Devo indossare una mascherina per proteggermi?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se sospetti di aver contratto il nuovo Coronavirus e presenti sintomi quali tosse o starnuti o se ti prendi cura di una persona con sospetta infezione da nuovo Coronavirus (viaggio recente in Cina e sintomi respiratori). L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Non è utile indossare più mascherine sovrapposte.
5. Come devo mettere e togliere la mascherina?
Ecco come fare:

  • prima di indossare la mascherina, lavati le mani con acqua e sapone o con una soluzione alcolica
  • copri bocca e naso con la mascherina assicurandoti che aderisca bene al volto
  • evita di toccare la mascherina mentre la indossi, se la tocchi, lavati le mani
  • quando diventa umida, sostituiscila con una nuova e non riutilizzarla; infatti sono maschere mono-uso
  • togli la mascherina prendendola dall’elastico e non toccare la parte anteriore della mascherina; gettala immediatamente in un sacchetto chiuso e lavati le mani.
6. Esiste un trattamento per un nuovo Coronavirus?
Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere molto efficace. Terapie specifiche sono in fase di studio.
7. Gli antibiotici possono essere utili per prevenire l’infezione da nuovo Coronavirus?
No, gli antibiotici non sono efficaci contro i virus, ma funzionano solo contro le infezioni batteriche.

Diagnosi

1. Sottoporsi privatamente ad analisi del sangue, o di altri campioni biologici, permette di sapere se si è contratto il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2)?
No. Non esistono al momento kit commerciali per confermare la diagnosi di infezione da nuovo coronavirus. La diagnosi deve essere eseguita nei laboratori di riferimento Regionale, su campioni clinici respiratori secondo i protocolli di Real Time PCR per SARS-CoV-2 indicati dall’OMS. In caso di positività al nuovo coronavirus, la diagnosi deve essere confermata dal laboratorio di riferimento nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità.

Viaggi e ritorno in Italia

1. Cosa è raccomandato ai viaggiatori?
Si raccomanda di posticipare i viaggi non necessari in aree a rischio della Cina.

Le aree a rischio della Cina sono consultabili nelle pagine web dell’OMS.

Se ci si reca in Cina, nelle aree a rischio, si raccomanda di vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio.Vaccinarsi contro l’influenza almeno due settimane prima della partenza serve a rendere più semplice la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra coronavirus e influenza, a evitare la coesistenza dei due virus in uno stesso organismo e a ridurre l’accesso al pronto soccorso per le complicanze da influenza.

È raccomandato, inoltre, di evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi, evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori e lavare frequentemente le mani.

Qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie) mentre si trova nelle aree a rischio, dovrebbe rivolgersi immediatamente a un medico.

Al ritorno, se non si è cittadini che vivono in Italia, per qualsiasi necessità contattare l’Ambasciata o il Consolato del proprio Paese.

Per tutte le persone che, negli ultimi quattordici giorni, abbiano fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall’epidemia, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, si applica l’ordinanza del ministro della Salute del 21 febbraio:

  • l’Autorità sanitaria territorialmente competente provvederà all’adozione della misura della permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva ovvero, in presenza di condizioni ostative, di misure alternative di efficacia equivalente.
  • vige l’obbligo di comunicare al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente di aver soggiornato nelle aree suddette.
  • Il mancato rispetto delle misure previste costituirà una violazione dell’Ordinanza.

Se nelle due settimane successive al ritorno da aree a rischio si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie):

  • contattare il numero telefonico gratuito del Ministero della Salute 1500
  • indossare una mascherina chirurgica se si è in contatto con altre persone
  • utilizzare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani regolarmente.
2. Che fare se si è soggiornato di recente nelle aree a rischio?
In relazione alle evidenze scientifiche emergenti, per rafforzare ulteriormente le misure di sorveglianza sanitaria adottate, per contenere e mitigare la diffusione del COVID-19, è stata emanata la seguente Ordinanza “Ulteriori misure profilattiche contro la diffusione della malattia infettiva COVID-19’, emanata il 21 febbraio 2020.

Tale Ordinanza prevede che le persone rientrate in Italia, dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall’epidemia, negli ultimi quattordici giorni, sono tenute a comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente. Quest’ultima, provvederà a far applicare la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva. In caso di rifiuto, saranno adottate misure alternative di pari efficacia.

3. Come gestire l’arrivo degli atleti provenienti da aree affette da nuovo coronavirus?
In base all’ordinanza del 21 febbraio 2020, gli atleti provenienti da aree endemiche devono essere sottoposti a isolamento fiduciario con sorveglianza attiva, per 14 giorni.
4. Quali raccomandazioni dell’OMS per i Paesi?
L’OMS prevede che possano essere segnalati ulteriori casi nel mondo, pertanto incoraggia tutti i Paesi a rafforzare le misure preventive, la sorveglianza attiva, l’individuazione precoce dei casi, il loro isolamento seguendo adeguate procedure gestionali e di contenimento, e il rintraccio accurato dei contatti per prevenire l’ulteriore diffusione.

I Paesi sono incoraggiati a continuare a migliorare la loro preparazione alle emergenze sanitarie in linea con il Regolamento sanitario internazionale (2005) e a condividere le informazioni sui casi e sulle misure implementate.

5. Dove si stanno verificando i casi di COVID-19?
Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all’OMS un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei.

Il 9 gennaio 2020, il Centro per la Prevenzione e il Controllo delle malattie (CDC) cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo coronavirus (chiamato inizialmente 2019- nCoV ed ora denominato SARS-CoV-2) come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica.

Il 30 gennaio 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che questa epidemia rappresenta un’emergenza internazionale di salute pubblica.

La situazione epidemiologica è in costante evoluzione. L’OMS pubblica ogni giorno un aggiornamento epidemiologico.

Vedi anche link utili e informazioni nella pagina Situazione in Italia e nel mondo.

6. Cosa sta facendo la Cina per fermare questo focolaio? Tali misure sono efficaci?
Per limitare la diffusione del virus, le autorità cinesi hanno implementato una serie di misure di controllo straordinarie in tutto il paese, inclusa la provincia di Hubei, dove è iniziata l’epidemia. Tali misure, volte a garantire l’allontanamento sociale tra le persone, includono la chiusura di cinema e parchi a tema e l’annullamento delle celebrazioni del capodanno lunare. Inoltre, per ridurre il movimento delle persone, sono stati sospesi i trasporti pubblici ed è stato chiuso l’aeroporto internazionale di Wuhan Tianhe.

Per il monitoraggio dell’epidemia in Cina è stato migliorato il sistema di sorveglianza.

La portata di queste misure non ha precedenti e i costi economici di tali misure per l’economia cinese sono considerevoli. Sebbene l’efficacia e gli effetti collaterali di queste misure siano difficili da prevedere, si prevede che limiteranno la probabilità di un’ulteriore diffusione del virus attraverso i viaggiatori che tornano dalla provincia di Hubei e dalla Cina in generale.

7. Quanto durerà questo focolaio?
Non è al momento possibile prevedere per quanto tempo durerà l’epidemia e come si evolverà.

Abbiamo a che fare con un nuovo virus e quindi rimangono molte incertezze. Ad esempio, non è noto se la trasmissione diminuirà durante l’estate, come osservato per l’influenza stagionale.

8. Quali sono i rischi di propagazione in Europa?
Il rischio è considerato alto a livello globale.

La probabilità che si verifichino ulteriori casi importati in Europa è considerata medio-alta.

L’adesione a adeguate pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni, in particolare nelle strutture sanitarie nei paesi UE/EEA con collegamenti diretti con le aree a rischio, fa sì che la probabilità che un caso riportato nell’UE generi casi secondari all’interno dell’UE/EEA sia bassa.

9. Quale dispositivo di monitoraggio è stato introdotto per questo virus a livello nazionale?
In Italia, è stata attivata una sorveglianza specifica per questo virus a livello nazionale.

La situazione è costantemente monitorata dal Ministero, che è in continuo contatto con l’OMS, l’ECDC, la Commissione Europea e pubblica tempestivamente ogni nuovo aggiornamento nel Portale www.salute.gov.it/nuovocoronavirus.

In considerazione della dichiarazione di “Emergenza internazionale di salute pubblica” da parte della OMS, il 31 gennaio 2020 il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’infezione da Coronavirus.

10. Quale misura sanitaria specifica per i viaggiatori è stata avviata nel nostro Paese?
Dopo la notifica dell’epidemia da parte della Cina, l’Italia ha immediatamente raccomandato di posticipare i voli non necessari verso Wuhan e, successivamente, con l’estendersi dell’epidemia, verso tutta la Cina.

La Cina ha cancellato tutti i voli da Wuhan.

Il ministro della Salute, con propria ordinanza, il 30 gennaio, ha disposto la sospensione del traffico aereo con la Repubblica Popolare Cinese, incluse le Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao. Il provvedimento si applica anche a Taiwan.

Nel caso in cui sia presente un caso sospetto di nuovo Coronavirus (in base ai sintomi clinici e alle informazioni epidemiologiche), a bordo di un volo di qualsiasi provenienza, viene immediatamente adottata una procedura di emergenza che prevede il trasferimento del paziente in isolamento presso una struttura ospedaliera designata e la tracciatura dei contatti stretti.

Negli aeroporti è presente materiale informativo per i viaggiatori internazionali, in italiano, inglese e cinese.

Tutti i viaggiatori da aree a rischio sono tenuti alla permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva da parte della autorità sanitaria a comunicare al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente di aver soggiornato nelle aree a rischio (Ordinanza 21 febbraio 2020).

11. Quali sono le indicazioni per la gestione nel settore scolastico degli studenti di ritorno dalle città a rischio della Cina?
Il dirigente scolastico che viene a conoscenza dalla famiglia del rientro a scuola di un bambino/studente proveniente dalle aree a rischio della Cina, informa il Dipartimento di prevenzione della ASL di riferimento. In presenza di un caso che rientra in tale categoria viene messa in atto una sorveglianza attiva, quotidiana, per la valutazione della eventuale febbre ed altri sintomi, nei 14 giorni successivi all’uscita dalle aree a rischio, oppure ogni altro protocollo sanitario ritenuto opportuno ai sensi della normativa vigente. In presenza dei sintomi di cui alla definizione di caso dell’OMS viene avviato il percorso sanitario previsto per i casi sospetti. In tutti i casi viene proposta e favorita l’adozione della permanenza volontaria, fiduciaria, a domicilio, fino al completamento del periodo di 14 giorni.

Vedi circolare.

Trasfusioni e trapianti

1. Quali misure di prevenzione verso i donatori di sangue organi e tessuti sono state introdotte per questo virus a livello nazionale?
Il Centro nazionale sangue e il Centro nazionale trapianti hanno disposto misure specifiche volte all’applicazione, da parte dei sanitari, dei criteri di sospensione temporanea dei donatori provenienti dalle aree interessate.
2. Sono un donatore di sangue. Come mi devo comportare? (da Centro Nazionale sangue)
Il sangue si può donare solo se si è in buone condizioni di salute, quindi anche un semplice raffreddore o mal di gola, senza alcun collegamento al Coronavirus, sarebbe causa di esclusione temporanea.

Ricorda che è bene aspettare 28 giorni prima di andare a donare se:

sei rientrato di recente da un viaggio nella Repubblica Popolare Cinese,
pensi di essere stato esposto al rischio di infezione da Coronavirus,
hai effettuato la terapia per l’infezione da SARS-CoV-2 (per infezione documentata o comparsa di sintomatologia compatibile con infezione da SARS-CoV-2

Quando vai a donare avverti sempre il medico selezionatore dei tuoi spostamenti, specie se in una delle aree interessate dal nuovo Coronavirus.

Comunica, inoltre, se ti è stata diagnosticata l’infezione o se hai avuto sintomi associabili a quelli causati dal Coronavirus (febbre, tosse, difficoltà respiratorie) anche quando i sintomi in questione siano già stati risolti a seguito, o meno, di una terapia; il medico addetto alla selezione, che ti visiterà, potrà decidere di sospenderti temporaneamente dalla donazione.

Se hai già donato, ricordati di contattare il tuo Servizio Trasfusionale in caso di comparsa di sintomi associabili a quelli causati dal Coronavirus.

Gravidanza

1. Le donne in gravidanza sono più suscettibili alle infezioni o hanno un rischio maggiore di sviluppare una forma severa di COVID-19?
Non sono riportati dati scientifici sulla suscettibilità delle donne in gravidanza al virus. La gravidanza comporta cambiamenti del sistema immunitario che possono aumentare il rischio di contrarre infezioni respiratorie virali, tra cui quella da SARS-CoV-2. Inoltre le donne in gravidanza potrebbero mostrare un rischio maggiore di sviluppare una forma severa di infezioni respiratorie virali.

Resta consigliato, anche per le donne in gravidanza, di intraprendere le normali azioni preventive per ridurre il rischio di infezione, come lavarsi spesso le mani ed evitare contatti con persone malate.

2. Quali sono gli effetti di COVID-19 durante la gravidanza?
Non sono riportati dati scientifici sugli effetti di COVID-19 durante la gravidanza. In caso di infezione in corso di gravidanza da altri coronavirus correlati [SARS-CoV e MERS-CoV] sono stati osservati casi di aborto spontaneo mentre la presenza di febbre elevata durante il primo trimestre di gravidanza può aumentare il rischio di difetti congeniti.
3. Le donne in gravidanza con COVID-19 possono trasmettere il virus al feto o neonato?
Dai dati presenti in letteratura, limitati, non sono stati riportati casi di trasmissione dell’infezione da altri coronavirus (MERS-CoV e SARS-CoV) da madre a figlio. I dati recenti riguardo bambini nati da madri con COVID-19 indicano che nessuno di essi è risultato positivo. Inoltre, il SARS- CoV- 2 non è stato rilevato nel liquido amniotico.

Trasmissione locale in Italia

1. Cosa devono fare le persone che vivono in Lombardia?
Il 21 febbraio, la Regione Lombardia ha segnalato sei casi positivi al test di Covid-19. Altri casi sono stati segnalati dalla Regione, anche tra il personale sanitario e i pazienti dell’Ospedale di Codogno. E’ stata immediatamente avviata la procedura di controllo e identificazione dei contatti.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, hanno firmato un’ordinanza con la quale si dispongono una serie di provvedimenti per i comuni di Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano.

Dal 21 febbraio è stata attivata una task force regionale che opera a stretto contatto con il Ministero della Salute e con la Protezione Civile.

La situazione è in aggiornamento in base all’andamento dei casi. Consultare il sito della Regione Lombardia.

Ministero, Protezione civile e Regione Lombardia ribadiscono che l’indicazione perentoria per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori è di non recarsi in pronto soccorso ma di contattare direttamente il numero unico di emergenza 112 che valuterà ogni singola situazione e attiverà percorsi specifici per il trasporto nelle strutture sanitarie preposte oppure per eseguire, eventualmente, i test necessari a domicilio.

Nel testo dell’ordinanza del 21 febbraio sono rese obbligatorie nei comuni interessati della Lombardia:

  • sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, di qualsiasi natura, comprese le cerimonie religiose;
  • sospensione di tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelle di pubblica utilità e dei servizi essenziali di cui agli articoli 1 e 2 della legge 12 giugno 1990, n.146, fatto salvo quanto disposto nei punti successivi;
  • sospensione delle attività lavorative per le imprese dei comuni sopraindicati, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali tra cui la zootecnia, e di quelle che possono essere svolte al proprio domicilio (quali, ad esempio, quelle svolte in telelavoro);
  • sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti nei comuni sopraindicati, anche al di fuori dell’area indicata, ad esclusione di quelli che operano nei servizi essenziali;
  • sospensione della partecipazione ad attività ludiche e sportive per i cittadini residenti nei predetti comuni indipendentemente dal luogo di svolgimento della manifestazione;
  • sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nei comuni sopraindicati;
  • sospensione della frequenza delle attività scolastiche e dei servizi educativi da parte della popolazione residente nei comuni sopracitati, con l’esclusione della frequenza dei corsi telematici universitari;
  • interdizione delle fermate dei mezzi pubblici nei comuni sopra indicati.

I lavoratori impiegati nei servizi essenziali – si legge ancora nell’ordinanza – sono ammessi al lavoro previa verifica quotidiana dello stato di salute, con riguardo ai sintomi e segni della COVID19 a cura dei datori di lavori. La valutazione in merito al mantenimento e/o alla modifica delle presenti misure viene quotidianamente effettuata congiuntamente dal Tavolo di coordinamento di Regione Lombardia congiuntamente con le Autorita’ centrali.

Il Prefetto di Lodi è incaricato dell’esecuzione della presente ordinanza.

Numero verde regionale

Le indicazioni della Regione Lombardia:

  • I cittadini che risiedono nei Comuni lombardi indicati nell’ordinanza del 21 febbraio e hanno sintomi influenzali non devono recarsi in pronto soccorso ma chiamare il numero verde unico regionale 800.89.45.45 
  • Oppure chiamare il 112 o per informazioni generali il numero 1500.
2. Cosa devono fare le persone dei Comuni del Veneto dove si sono verificati casi di Covid-19?
La regione Veneto ha segnalato la sera del 21 febbraio due persone positive al test di Covid-19, uno di essi, una persona di 78 anni è morta all’ospedale di Schiavonia, in provincia di Padova, dove era ricoverata. E’ stata immediatamente avviata la procedura di controllo ed identificazione dei contatti.

La popolazione dei comuni interessati è invitata a seguire le disposizioni della Regione e delle autorità locali.

Numero verde regionale

Le indicazioni della Regione Veneto:

  • Le persone che temono di essere entrate in contatto con soggetti infetti, ma che non hanno alcun sintomo o che presentano sintomi lievi come febbre e/o tosse senza difficoltà respiratoria, non devono chiamare il 118 e non devono recarsi in ospedale; devono rivolgersi al numero verde 800.46.23.40.
  • In caso di dubbi o sospetti chiamate il 1500, in caso di sintomi non andate in ospedale ma chiamate il 118!
  • Seguire costantemente i canali social regionali https://www.facebook.com/RegionedelVeneto e
    https://twitter.com/RegioneVeneto

FONTE : http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus

Presentazione del 59^ Congresso Fidas in Valle D’Aosta

CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL 59^ CONGRESSO FIDAS 

Aosta, 10 febbraio 2020 Hostellerie du Cheval Blanc si è svolta la conferenza stampa di presentazione del 59°Congresso Nazionale FIDAS e della 39 Giornata del Donatore di sangue che si terrà in Valle d’Aosta dal 30 aprile al 3 maggio 2020. Ospite Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale Fidas.

Apre la Conferenza Roberta Balbis

” Buon pomeriggio e benvenuti alla Conferenza Stampa di presentazione del 59° Congresso Nazionale dei donatori di sangue Fidas che si terrà in Valle d’Aosta il 30 aprile p.v., il 1° ed il 2 maggio 2020 e della 39° Giornata del donatore di sangue Fidas che si celebrerà in Aosta il 3/5/2020.

Per tale data tutte le delegazioni d’Italia si ritroveranno a sfilare per le vie del centro in un festoso, allegro e colorato corteo di donatori di sangue Fidas.

Sono orgogliosa e fiera di essere oggi qui a fare gli onori di casa, senza ovviamente nulla togliere al Presidente Fidas VdA Rosario Mele e alle autorità Fidas nazionali presenti qui oggi, in particolare il Presidente nazionale Aldo Ozino Caligaris.

Ringrazio tutte le autorità locali, regionali e comunali, che manifestano con la loro presenza il grande sostegno, di cui peraltro ci hanno dato tangibile riscontro nella disponibilità alla massima collaborazione per l’ottima riuscita della manifestazione.

Di ogni passaggio darà conto puntualmente il nostro Presidente Rosario Mele a cui colgo l’occasione per rinnovare personalmente e a nome di tutto il direttivo e di tutti i donatori la stima, la riconoscenza e l’affetto per la dedizione, la cura e l’impegno quotidiano che ancora di più in questa circostanza si sono dimostrati le caratteristiche essenziali di un vero, unico e determinante punto di riferimento per tutti: un grazie di cuore per l’amore profuso per Fidas, dalla nascita ad oggi e che ci ha portato qui.

Queste stesse doti sono state spese sul territorio, fuori dalla cornice associativa, tra la gente, diventando elementi distintivi ed identitari della Fidas VdA: nel tempo e non solo in occasione di questa importantissima tappa del nostro percorso di crescita aver seminato bene ci ha consentito di godere del massimo appoggio e della massima collaborazione delle tantissime associazioni di casa nostra, non necessariamente legate in modo specifico al mondo del dono, che con grande slancio in questa occasione in particolare hanno messo a disposizione le loro risorse condivisibili: e- credete – non è per nulla scontato!

Infatti è già un primo importantissimo risultato derivante dall’opportunità di questo congresso: il dono e i suoi valori creano comunità.

Scrive Luigino Bruni “che se vogliamo veramente cominciare a sognare e costruire una civiltà nuova, prima di prevedere gli incentivi e gli sgravi fiscali o la crescita del PIL dobbiamo tornare a vedere quella cosa molto seria che si chiama dono”

Essere volontari del dono pone doveri morali: ognuno sente di essere enzima positivo di cittadinanza attiva, a tutto tondo, dalle abitudini alimentari e sanitarie ai comportamenti in generale, portatore di benessere e di salute per la collettività dove vive ed opera; ognuno sente un coinvolgimento ed una partecipazione sociale ed emotiva.

Questo è anche frutto di una nuova consapevolezza: tutto è solidale a questo mondo, un mondo che si muove sempre più rapidamente e che vuole un volontario immerso nel suo tempo. La buona volontà da sola non basta, non basta più: sono nuove competenze, nuovi orizzonti, nuove capacità e curiosità che caratterizzano i volontari del nostro secolo. La risposta immediata alle istanze pressanti e che necessitano di nuove risposte e nuove forze è unirsi, collaborare e contaminarsi, avviare processi di unità, pur nelle differenze.

E questa è forse anche la risposta alla grande crisi di avvicinamento di giovani donatori e dei volontari in genere: attraverso una nuova visione lungimirante ed ottimista si può riprendere il contatto con una società profondamente cambiata ed in evoluzione ed in particolare con il settore giovanile di cui tutti abbiamo grande bisogno.

Per rimanere sintonizzati sulle frequenze della presidenza lascerei ora la parola al vulcanico presidente Fidas VdA Rosario Mele per la presentazione dell’evento che tra 80 giorni ci vedrà ospitare – ripeto con grande orgoglio – il mondo Fidas di tutta Italia

Le parole di Rosario Mele, presidente della Fidas Valle D’Aosta

“Buon pomeriggio a tutti e ben trovati.

E’ difficile oggi trattenere l’orgoglio, l’emozione e la soddisfazione personale e delle componenti valdostane della FIDAS ( Assemblea regionale, il Direttivo della 67ma Federata “ San Michele Arcangelo”, del Direttivo dell’Associazione Donatori “ Silvy Parlato“ e del Gruppo FIDAS Giovani ) per l’importante tappa associativa che stiamo vivendo.

Si fondono sentimenti di gioia, di gratificazione e la consapevolezza di aver tutti insieme svolto un grande lavoro, mettendo in campo il nostro tempo, le nostre famiglie e le nostre risorse per affrontare con il giusto piglio la complessa ma entusiasmante organizzazione del 59 Congresso Nazionale FIDAS nella nostra regione.

Personalmente e in qualità di presidente della FIDAS Valle d’Aosta mi associo ai saluti di Roberta Balbis, ringrazio tutti gli autorevoli rappresentanti delle diverse Istituzioni e Associazioni presenti, ringraziamo i Signori giornalisti e operatori dei mass media che con il loro lavoro seguiranno le vicende del Congresso, informando la comunità e infine permetteteci rivolgere un fraterno bentornato in Valle al nostro presidente nazionale Aldo Ozino Caligaris.

Tutto ebbe inizio e prese forma durante il 57° Congresso nazionale FIDAS tenutosi a Napoli circa due anni fa, durante il quale l’Assemblea nazionale affida alla FIDAS Valle d’Aosta il compito dell’organizzazione di questo importante momento della vita democratica della nostra Federazione.

Successivamente a Matera, in occasione del 58° Congresso Nazionale FIDAS 2019, Carla Buzzelli, ex presidente FIDAS Vda, ritira il testimone e l’incoraggiamento per accogliere in Valle il Congresso.

Ad oggi mancano 80 giorni e poche ore all’inizio !!!
Sarà un lungo fine settimana: giovedì 30 aprile 2020 alle ore 10:30 presso il Castello “Baron Gamba” di Chatillon vi sarà la conferenza stampa di apertura del 59°Congresso Nazionale FIDAS.

Seguiranno poi, dall’1 al 2 maggio 2020 i lavori congressuali, che si terranno ad Aosta presso l’Hostellerie du Cheval Blanc.

Infine, domenica 3 maggio 2020, il centro storico di Aosta sarà “invaso” da circa 2000 persone per la sfilata finale della 39 Giornata del Donatore di sangue Fidas.

E’ previsto l’arrivo di circa 30 pullman che accompagneranno ad Aosta tantissimi donatori e volontari che percorreranno le strade cittadine.

Gonfaloni, labari, bandiere, musica, festa e allegria attraverseranno Aosta per radunarsi infine, per la liturgia della Santa Messa celebrata da S.E. Mons. Franco Lovignana Vescovo di Aosta.

Innanzitutto presentiamo il logo dell’evento.
Frutto di un lavoro di disegno e grafica a piu’ mani. L’Arco di Augusto, simbolo della città Aosta, uscito dalla matita del nostro volontario Lorenzo Dragotto, inserito all’interno di una grafica elaborata dalla segreteria Nazionale FIDAS che ha arricchito con giochi di colori il tutto, richiamando il tricolore… con il verde il colore delle meravigliose montagne valdostane, con il bianco il colore della neve e con il colore rosso l’impegno e il dovere civico dei donatori di sangue.

Questo evento è da considerarsi storico, in quanto per la prima volta una delle quattro Associazioni Italiane impegnate nella promozione della cultura del dono del sangue riunisce Donatori, Volontari e l’Assemblea nazionale per celebrare in Valle d’Aosta dal 30 aprile al 3 maggio 2020 il suo 59° Congresso nazionale.

Un importante appuntamento che porterà in Valle d’Aosta circa duemila persone, facenti parte della GRANDE FAMIGLIA FIDAS, appartenenti alle 76 Federate e Associazioni di Donatori di sangue italiane.

Aosta e l’intera regione diventeranno la capitale del dono del sangue.

Condivideremo questa bellissima iniziativa con il territorio valdostano, sottolineando il grandissimo valore della solidarietà legata al volontariato e all’importanza della promozione e diffusione della cultura del dono.

L’organizzazione di questo avvenimento ci vede al lavoro già da diversi mesi e tutto questo non potevamo certamente farlo da soli.

Il coinvolgimento è stato determinante!!! Preziosissimo è risultato essere la rete di ottimi rapporti con tutte le Istituzioni, Associazioni, Gruppi regionali e locali, altrettanto determinate e importante la sinergia con l’intera Assemblea Nazionale, l’ufficio di Tesoreria guidata dall’Amica Patrizia Baldesin, dai responsabili organizzativi Ivo Baita, dal rappresentante dell’area FIDAS nord Ovest Giovanni Musso, dai fantastici amici della segreteria Nazionale e dall’Ufficio Comunicazione FIDAS con Cristiano Lena prima e con Chiara Ferrarelli oggi. Ringraziamo l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Valle d’Aosta e l’Assessorato regionale alla Sanità, salute e politiche sociali .

Ringraziamo per la concessione del patrocinio all’evento la Regione Valle d’Aosta, l’Assessorato regionale alla sanità salute e politiche sociali, l’Assessorato regionale al Turismo Sport, Commercio Agricoltura e Beni culturali e il Comune di Aosta.

Ringraziamo l’Ufficio Cerimoniale della regione, i Dirigenti, i Tecnici e il Personale in servizio di tutte le segreterie dei vari assessorati regionali e del Comune di Aosta e della Segreteria del Sindaco per il sostegno e la dedizione che ci hanno offerto.

Ringraziamo il Questore di Aosta e tutte le forze di Polizia in servizio in Valle per l’attenzione e la sensibilità dimostrata all’evento e per il rilevante impegno che siamo certi metteranno in campo nei giorni interessati alle attività congressuali.

Ringraziamo il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Azienda USL della Valle d’Aosta e in particolare il dott. Pierluigi Berti per la vicinanza e la condivisione dell’iniziativa.

Ringraziamo la Curia Vescovile di Aosta e in particolare S.E. Mons Vescovo di Aosta per aver accolto la nostra richiesta di celebrare la liturgia Eucaristica del 3 maggio .

Ringraziamo il signor Ruggiero Tircoli, della “Roy Produzione”, agenzia di servizi alla quale abbiamo affidato l’organizzazione della sfilata relativa alla 39 Giornata del Donatore che avrà cura di redigere il documento di sicurezza relativo all’evento.

Ringraziamo la Fondazione Turistica Alberghiera di Chatillon e il Centro Congressi di S. Vincent per l’accoglienza che offriranno agli ospiti FIDAS; Ringraziamo la SAVDA per il servizio navetta che metterà a disposizione per i Delegati FIDAS, la Tipografia Pesando per l’attenzione, la cura e la partecipazione alla stampa di tutto il materiale congressuale.

Ringraziamo tutte le realtà territoriali e associazioni che sostengono FIDAS: il CSV della Valle d’Aosta, Helvetia Assicurazioni, radio Proposta in Blu, l’Agesci Gruppo Scout Aosta 4, il Forum delle Associazioni familiari, l’Associazione “Albero di Zaccheo, l’Associazione bandistica del Comune di Aosta guidata dal Maestro Rocco Papalia, la banda Musicale di Saint Vincent diretta dal Maestro Piermario Rudda, il gruppo musicale“ Pifferi e Tamburi” di Arnad, L’AIDO, il Coro “ Sant’Orso” guidato dal Direttore Angelo Filippini, il Coro Monte Cervino dell’ANA Sezione VdA, il gruppo folkloristico della Clicca, l’APS Evasioni fotografiche, lo Zonta Club Valle d’Aosta, l’IPA XX Delegazione Valle d’Aosta, l’ANPS Valle d’Aosta e tantissimi amici, colleghi e volontari che gratuitamente offriranno il loro contributo. ( Vedi Luigi Mellini fotografo di giornata)

Ringraziamo per l’accoglienza e la disponibilità le strutture alberghiere di Aosta che ospiteranno Congressisti e Accompagnatori:
l’Hostellerie du Cheval Blanc,
l’Hotel Norden,
l’Hotel Miage,
l’Hotel Duca d’Aosta e l’Hotel Omama.

Bene concludendo… Fidas VdA ha accolto l’occasione di celebrare il 59° Congresso nazionale in VdA come una straordinaria circostanza di crescita e di progressione, per l’associazione e per i donatori, per tutti coloro che per passione e a titolo totalmente gratuito si sono cimentati in questa impresa, faticosa ma di grandissima soddisfazione.

Questo è il motore della crescita, quell’atmosfera che solo in gruppo si crea, quello spirito moltiplicatore che fa si che 1+1 non sia mai uguale a 2 perché il risultato finale non è la semplice somma dei fattori.
Occasione per amplificare gli effetti dell’attenzione e dell’amore per il proprio contesto, per la propria città, per le persone vicine, per i deboli: un inno alla vita e alla gioia che passerà attraverso le note allegre che accompagneranno il corteo del 3/5/2020 nel corteo della 39ma giornata del donatore Fidas.

Avanti tutta FIDAS!!

“Le persone che progrediscono nella vita sono coloro che si danno da fare per trovare le circostanze che vogliono e, se non le trovano, le creano (George Bernard Shaw)”

DURANTE LA CONFERENZA E’ STATO PRESENTATO IL PREMIO GIORNALISTICO “ISABELLA STURVI”

Durante la conferenza stampa il Presidente Nazionale ha parlato del premio giornalistico “ISABELLA STURVI” ricordando che il 1^ Maggio saranno premiati i vincitori del Concorso Giornalistico X Premio Fidas.

COMUNICATO STAMPA FIDAS NAZIONALE RIGUARDO IL PREMIO 

Mentre cominciano ad arrivare le prime candidature per la X edizione del premio giornalistico, FIDAS presenta i nominativi di coloro che avranno l’onere e l’onore di scegliere i vincitori delle tre categorie: nazionale, locale ed emergente.

Quest’anno nella giuria presieduta da Cristiano Lena, Direttore del trimestrale Noi in FIDAS, saranno presenti sette tra professionisti del settore, esperti di volontariato e del no-profit e responsabili associativi FIDAS. Il compito sarà affidato, infatti, a Stefano Caredda, direttore di Redattore Sociale, Pier David Malloni, responsabile dell’ufficio stampa del Centro Nazionale Sangue, Stefano Arduini, direttore di Vita e vita.it, Paola D’Amico, redattrice di Corriere Buone Notizie, Anna Monterubbianesi, Responsabile ufficio stampa Forum Terzo Settore, Giancarlo Liviano D’Arcangelo, scrittore e fondatore/autore del blog Buonsangue, don Alessandro Paone, incaricato regionale della Conferenza episcopale del Lazio per le comunicazioni sociali e delegato della Federazione Italiana Settimanali Cattolici. Accanto a loro Feliciano Medeot, Vice Presidente nazionale FIDAS, Ines Seletti, membro del Consiglio Direttivo Nazionale FIDAS ed Elia Carlos Vazquez, coordinatore nazionale Giovani FIDAS.

Il Premio, che si pregia del patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti, della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, del Centro Nazionale Sangue e della Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia, è volto a promuovere l’impegno del giornalismo sociale e scientifico relativo al Sistema Sangue, a valorizzare il grande patrimonio costituito dalle numerose associazioni del territorio impegnate nel volontariato, nonché a sensibilizzazione i cittadini verso l’impegno sociale e civile.

Il Premio è diviso in tre sezioni: nazionale, locale ed emergente, quest’ultimo riservato a professionisti, praticanti e pubblicisti che alla data di pubblicazione del bando non abbiano compiuto il 35mo anno di età.

Infine il Consiglio Direttivo nazionale FIDAS attribuirà un premio alla carriera, riservato al giornalista che nella sua carriera si sia distinto per aver dimostrato un’attenzione continuativa nel tempo ai temi della donazione del sangue e degli emocomponenti.

I partecipanti che hanno pubblicato, radiotrasmesso o teletrasmesso, messo on line la propria opera nel periodo compreso tra il 1° marzo 2019 e il 29 febbraio 2020, dovranno far pervenire i lavori, in numero massimo di 2 per ciascun partecipante, entro il 9 marzo 2020.

È possibile scaricare il bando completo del premio dal sito www.fidas.it

PARLANO DI NOI 

BOBINE.TV

GAZZETTA MATIN 

Conferenza stampa di presentazione

FEDERAZIONE ITALIANA ASSOCIAZIONI DONATORI DI SANGUE – SEDE REGIONALE VALLE D’AOSTA (ITALIA)

DONNEURS DE SANG BENEVOLES FIDAS VALLEE D’AOSTE
ODV adeguata ai sensi del Codice del Terzo Settore

Sede Legale ODV FIDAS Valle d’Aosta – presso CSV – Via Xavier De Maistre 19 – 11100 Aosta ODV “ San Michele Arcangelo” Via Lucat, 2/A Condominio Torino – 11100 AOSTA – www.fidasvda.it – 348/8418095 – fidasvda@gmail.com

Aosta, 5 Febbraio 2020

COMUNICATO STAMPA
CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE

59° Congresso nazionale Donatori di sangue FIDAS 30 aprile 1 e 2 maggio 2020
39^ Giornata del Donatore di sangue FIDAS Aosta 3 maggio 2020.

I donatori di sangue della FIDAS Valle d’Aosta informano che Lunedì 10 febbraio 2020 alle ore 16:30 presso l’Hostellerie du Cheval Blanc in via Clavalitè 20 ad Aosta, si terrà la conferenza stampa di presentazione del 59° Congresso Nazionale FIDAS.

Evento da considerarsi storico, in quanto per la prima volta un Congresso Nazionale di donatori di sangue sarà celebrato in Valle d’Aosta dal 30 aprile al 3 maggio 2020.
Un importante appuntamento che porterà in Regione circa duemila persone tra volontari e donatori di sangue appartenenti alle diverse Federate e Associazioni di donatori di sangue italiane.
Un fatto di rilevante importanza che esalta il territorio, sottolinea il grandissimo valore della solidarietà legata al volontariato e all’importanza della promozione e diffusione della cultura del dono del sangue e degli emocomponenti.

Durante la conferenza stampa verrà presentato inoltre il bando del X
Premio giornalistico “FIDAS – Isabella Sturvi”, il quale sarà assegnato ad Aosta, proprio inoccasione del Congresso Nazionale, il 1° maggio 2020. Verranno ufficializzati durante la conferenza stampa i nomi della prestigiosa Giuria nazionale composta da esperti del mondo del giornalismo e del Terzo settore e i Patrocini ricevuti.

La conferenza stampa sarà moderata da Roberta Carla Balbis membro del Direttivo FIDAS Valle d’Aosta, presiedono Aldo Ozino Caligaris Presidente Nazionale dei donatori di sangue FIDAS e Rosario Mele Presidente valdostano dei Donatori di sangue FIDAS.

Interverranno rappresentanti delle Istituzioni locali e regionali, Pierluigi Berti, Direttore delServizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Azienda USL Valle d’Aosta, Claudio Latino, Presidente del Centro di Servizio del Volontariato della Valle d’Aosta e referenti di diverse
organizzazioni di volontariato.

Il Presidente
Rosario Mele

XIII ^ CAMPAGNA FIDAS VALLE D’AOSTA

FEDERAZIONE ITALIANA ASSOCIAZIONI DONATORI DI SANGUE – SEDE REGIONALE VALLE D’AOSTA (ITALIA)

DONNEURS DE SANG BENEVOLES FIDAS VALLEE D’AOSTE

UFFICIO COMUNICAZIONE

XIII^ CAMPAGNA DI PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA
DEL DONO DEL SANGUE FIDAS 2020
DONARE SANGUE UN GESTO CHE UNISCE LA COMUNITA’ VALDOSTANA

DONARE SANGUE UN GESTO CHE UNISCE LA COMUNITA’ VALDOSTANA

7 Gennaio 2020 “#Donaresangue un gesto che unisce la comunità valdostana: questo il claim della XIII^Campagna di promozione e diffusione della cultura del dono del sangue che viene lanciata dai Donatori volontari di sangue della FIDAS Valle d’Aosta.

La FIDAS Valle d’Aosta, con questa iniziativa vuole sottolineare l’importante gesto civico di prossimità della donazione del sangue, in quanto la salute è un diritto tutelato dalla Costituzione ma da ciò consegue che ogni cittadino ha il dovere civico di contribuire a garantire al prossimo la possibilità di fruire di questo irrinunciabile diritto.

“Se doniamo sangue offriamo speranza di vita e partecipiamo a ridistribuire un bene primario come la salute. Donare sangue è un gesto di solidarietà che diventa il collante che unisce la comunità.“ – Salutiamo il nuovo anno invitando i tantissimi residenti in Valle d’Aosta che ancora non lo fossero a diventare periodici e volontari donatori di sangue. Una iniziativa inclusiva che mira a coinvolgere tutti i cittadini, senza distinzione di razza, di sesso, di colore della pelle, di lingua, di indirizzo culturale e politico. Donare sangue è un gesto di libertà, di partecipazione, abbatte le barriere e unisce la comunità valdostana nella quale viviamo e lavoriamo ”
questo è l’invito di Rosario Mele, presidente valdostano dei Donatori di sangue della FIDAS.

“L’invito a donare sangue è una proposta di vita, è la necessità di farsi carico delle difficoltà dell’altro” continua Mele, pertanto sollecitiamo chiunque ma in particolare rivolgiamo
questo appello alle famiglie e ai giovani valdostani, affinché attraverso una responsabile consapevolezza, indirizzino i figli all’adozione di stili di vita e di condotte virtuose rispettose della propria e altrui vita.

Il sangue va esclusivamente donato, non può essere riprodotto in altro modo, è un gesto anonimo e gratuito che offre speranza di vita a tanti pazienti oncologici, pluritraumatizzati, emofiliaci, talassemici, trapiantati e tanti altri che sperano nella sensibilità di chi, in buona salute, si ricordi di lui, donando sangue per la salvaguardia della sua salute.

Requisiti: aver compiuto 18 anni, (i maschi possono donare fino a 65 anni, le donne fino a 60) peso pari o superiore a 50 kg, pressione arteriosa nella norma, nessun comportamento a rischio e buono stato di salute.

In Valle d’Aosta si dona presso il Servizio di Immunoematolgia e Medicina Trasfusionale dell’Ospedale Regionale “Umberto Parini” sito in Viale Ginevra o nelle strutture distaccate di Verres e Donnas.
L’adesione alla FIDAS Valle d’Aosta è gratuita e può essere effettuata direttamente dal sito
internet o attraverso le piattaforme on line

La XIII^ Campagna valdostana dei Donatori di sangue della FIDAS sarà divulgata
attraverso il sito internet www.fidasvda.it , condivisa a mezzo post su WhathsApp e sui
social – Facebook – Instagram – Twitter – LinkedIn .

Non saranno stampate locandine e manifesti per una scelta di risparmio economico e di rispetto dell’ambiente Diffonderemo l’appello attraverso tutti gli eventi in programmazione nel corso del 2020 con il coinvolgimento di tutte le Istituzioni e Organizzazioni di volontariato valdostani.

DONATORI SANGUE FIDAS VALLE D’AOSTA al servizio della comunità valdostana, per
l’autosufficienza nazionale e il consolidamento dell’autosufficienza regionale di unità di
sangue ed emocomponenti.

Segui l’hashtag
#FidasDonaresangueuniscelacomunitàvaldostana

 

Grazie a tutti i testimoni del dono

I volontari FIDAS che hanno preso parte al #FIDASLab2019 hanno ricevuto, al momento del loro arrivo nella sede del corso, una lettera. Ogni lettera conteneva una testimonianza di una persona che nella propria vita aveva ricevuto una o più trasfusioni per un totale di dieci testimonianze raccolte tra realtà che si sono rese disponibili nel collaborare con le associazioni FIDAS.
Dieci testimonianze utili per motivare i volontari nel continuare ad impegnarsi sempre più e sempre meglio nella promozione del dono del sangue e degli emocomponenti.
Dieci testimonianze che rappresentano però anche molte più collaborazioni che verranno attivate sul territorio, grazie alla disponibilità data dalle associazioni che si sono impegnate nel raccogliere queste testimonianze.
Con questo video vogliamo dire GRAZIE a chi ci ha fatto il dono della propria testimonianza, raccontando, attraverso un foglio di carta, quanto sia stato importante poter ricevere il dono gratuito del sangue.
Vogliamo dire grazie, in modo particolare, a:
– AMAMI (Associazione Malati Anemia Mediterranea Italiana)
– Associazione Thalassemici Brindisi
– AVLT (Associazione Veneta per la Lotta alla Talassemia)
– Associazione Giovanile Talassemici provincia di Lecce
– Club Volley Trapiantati e Dializzati Italia Questo video è per voi, testimoni del dono, che scegliete di condividere la vostra storia.
Grazie da tutti i donatori FIDAS.
Riprese e montaggio: Jacopo Balliana

( Fonte testo Fidas Nazionale )

Serata “Note da donare”

I Donatori di sangue della FIDAS Valle d’Aosta, in condivisione con l’AIL Valle d’Aosta e l’UGI Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini, hanno organizzato la serata di musica e divertimento “Note da Donare” che si è tenuta ad Aosta, venerdì 29 novembre 2019 alle ore 20:30, presso l’Auditorium della Biblioteca di Viale Europa.
La serata è stata allietata dal concerto della Band “Arte in Testa” diretta da Luca Addario.