Donazione retribuita e solidarietà: il CIVIS ringrazia il Tg2 e invita i cittadini a donare

Il primo Novembre nella puntata del Tg2 delle 20:30 è andato in onda il servizio «MESSICO, “IL NOSTRO SANGUE PER SFAMARCI”», un’inchiesta a cura di Gianmarco Sicuro, inviato Rai che ha seguito le orme di Maria, una signora messicana che due volte a settimana attraversa la frontiera tra il Messico e gli Stati Uniti per poter cedere il proprio plasma alle case farmaceutiche in cambio di denaro. «65 dollari ogni 5 donazioni» afferma Maria «ma se salti un appuntamento – prosegue la donna – niente soldi».

Quella che la Rai porta all’attenzione del grande pubblico, attraverso il servizio messo in onda in prima serata, è una situazione purtroppo ben nota alle associazioni e federazioni di donatori di sangue attive in Italia. Questa realtà obbliga anche noi, in Italia, a delle riflessioni: il meccanismo presente negli Stati Uniti, e non solo, basato su un compenso economico, può generare delle ripercussioni sulla qualità del plasma raccolto e di conseguenza sulla salute dei riceventi, ma in generale anche tra la popolazione di donatori e aspiranti donatori. Se infatti il dono non è mosso da principi etici e non si fonda su valori solidaristici – come avviene invece in Italia – il rischio è quello che gli aspiranti donatori possano affrontare la donazione con lo sguardo puntato al compenso economico, perdendo di vista la tutela della salute propria e altrui.

Giovanni Musso, Presidente FIDAS e coordinatore pro tempore di CIVIS, il coordinamento nazionale delle associazioni del dono del sangue che riunisce AVIS, Croce Rossa Italiana, FIDAS e FRATRES, commenta la notizia dichiarando: «Le Associazioni e Federazioni di donatori di sangue attive in Italia ringraziano la Rai e l’inviato Gianmarco Sicuro per aver portato all’attenzione del grande pubblico un tema d’interesse di tutti. Il ruolo dei media nell’aiutare i cittadini a comprendere l’importanza del dono è fondamentale.»

La situazione nel nostro Paese si distingue da quella americana: il dono del plasma, in Italia, risponde ai criteri di gratuità e volontarietà ed è un gesto che il donatore può compiere in totale sicurezza ogni 14 giorni. Grazie al frazionamento del plasma è possibile curare pazienti con gravi malattie al fegato; emofilici; affetti da immunodeficienze primitive o disturbi neurologici; prevenire o curare diverse malattie infettive. Tuttavia le modalità di raccolta del plasma adottate dagli Stati Uniti hanno ripercussioni anche in Italia.

«Cogliamo l’occasione per invitare tutti coloro che sono in buono stato di salute a donare il plasma. – prosegue Giovanni Musso – Il nostro Paese è infatti dipendente dall’estero per l’importazione di medicinali plasmaderivati che in molte occasioni rappresentano un vero e proprio farmaco salva-vita per tanti pazienti. Gli Stati Uniti sono il primo produttore di plasma in aferesi e da soli soddisfano il 71% della richiesta mondiale del plasma. In questa prospettiva risulta evidente quanto sia importante incrementare il numero dei donatori di plasma presenti in Italia al fine di garantire una più alta qualità del plasma raccolto.
Le associazioni e federazioni di donatori si impegnano al fine di ampliare la platea di donatori, ma per andare incontro alle esigenze di questi ultimi è importante anche l’impegno delle Istituzioni, alle quali chiediamo di potenziare il sistema rendendolo più flessibile. Gli orari di apertura dei servizi trasfusionali spesso non tengono conto delle esigenze dei lavoratori, i quali possono avere maggiore comodità in donazioni svolte in orari pomeridiane o nel fine settimana. È necessario, inoltre, assumere nuovi medici trasfusionisti: senza di loro la solidarietà dei cittadini che intendono donare non può tramutarsi in atto pratico
».

Il problema della retribuzione delle donazioni del plasma era giunto sotto i riflettori già negli scorsi giorni quando diverse testate online italiane riportavano un’altra notizia dagli Stati Uniti: alcuni studenti della Brigham-Young University-Idaho, si sarebbero volontariamente esposti al contagio del Covid-19 al fine di potersi recare a donare, o meglio, a vendere, il proprio plasma iperimmune alle industrie farmaceutiche.

È doveroso ricordare, alla luce di questi ultimi avvenimenti, che in Italia il dono del plasma da parte di pazienti Covid-19 convalescenti è ancora in fase di studio. Il sistema trasfusionale italiano è attualmente impegnato nel test clinico nazionale Tsunami e in altri due progetti europei sul plasma iperimmune: Support-E ed Esi (Emergency Support Instrument). Il primo progetto ha come obiettivo la valutazione, basata su evidenze scientifiche, delle terapie a base di plasma da Convalescente COVID-19 e il raggiungimento di una armonizzazione fra tutti gli Stati Membri sull’utilizzo clinico più appropriato. Il progetto Esi prevede invece la disponibilità di fondi europei per supportare la raccolta di plasma da convalescente Covid-19 da parte di Servizi Trasfusionali e Associazioni di donatori.

Fonte: FIDAS NAZIONALE 

Perchè la donazione di sangue in Italia è gratuita?

In Italia la donazione di sangue è  VOLONTARIA e GRATUITA,  su questi due concetti fondamentali si poggia il sistema trasfusionale Italiano.

Perchè in Italia non è possibile ricevere una somma di denaro in cambio di donazioni di plasma? 

In Italia la donazione è gratuita per i seguenti motivi:

Il sistema trasfusionale si poggia e viene gestito dal Servizio Sanitario locale e Nazionale e di conseguenza non può essere oggetto di transazioni commerciali.

E’ un dono e come tale deve essere fatto in maniera del tutto gratuita e senza aspettarsi un rendiconto personale.

I volontari non hanno nessun motivo per mentire riguardo la loro l’idoneità perchè non hanno nessun scopo di lucro e desiderano soltanto aiutare il prossimo, questo garantisce una maggiore sicurezza.

In questo modo non si rischia che un individuo desideroso di guadagno doni più sangue del limite consentito e non rispetti il tempo imposto tra una donazione e l’altra, il sistema volontario e gratuito permette una maggiore tutela sia del donatore sia di chi riceve.

L’Italia dal punto di vista delle donazioni è autosufficiente dal 2000. Questo significa che, a livello nazionale, l’Italia, dal 2000, non ha più bisogno di importare dall’estero emazie concentrate (globuli rossi) o plasma.
Tutto questo grazie alla generosità dei tantissimi volontari che tutti i giorni allungano un braccio e donano sangue

 

Perchè è così importante donare?

Il sangue non si produce in laboratorio, l’unico modo per avere riserve di sangue è attraverso la donazione volontaria e periodica.

Donare è un gesto di amore verso il prossimo e verso se stessi

Il sangue non basta MAI

La Valle d’Aosta è sicuramente una regione lodevole dal punto di vista della donazione del sangue.

Dando però un’occhiata all’età media dei donatori ci rendiamo conto che c’è bisogno di donatori giovani che possano andare a “sostituire” i donatori attuali.

Dove va a finire il sangue donato?

Molte volte l’attenzione si focalizza sull’importanza del dono senza pensare realmente come venga usato il sangue donato:

  • Terapia delle gravi anemie di varia natura come le leucemie e i tumori.
  • Dal plasma si producono diversi farmaci salvavita tra cui l’albumina per la terapia di pazienti affetti da emofilia.
  • Le piastrine servono per correggere o prevenire emorragie associate a carenza numerica o funzionale delle piastrine.

La maggior parte di noi può donare il sangue e molti, almeno una volta nella vita, potrebbero averne bisogno.

 

LETTERA APERTA AI VALDOSTANI

UNA COMUNITA’ CON TANTI DONATORI DI SANGUE E’ PIU’ RICCA

Tutti possiamo farlo, allunghiamo il braccio alla vita

“ Parla della donazione del sangue in famiglia, ai tuoi figli. Coinvolgi amiche, amici, parenti e
conoscenti. Parlane sul luogo di lavoro, ai colleghi, nel condominio dove vivi, in caserma, a scuola,
in treno, in funivia, dillo agli amici della palestra, alle amiche della piscina, all’università.
Aiutaci a sensibilizzare i tantissimi neo diciottenni valdostani, studenti, sportivi, militari, volontari
impegnati nelle tante associazioni di volontariato, affinché maturino la consapevolezza di essere
indispensabili e importanti risorse del prossimo futuro trasfusionale. A tutti invitiamo a far proprio
questo appello affinché si avvicinino alla donazione del sangue senza paure e con responsabilità.
Tutti possiamo farlo, basta allungare il braccio alla vita”.

Con questa iniziativa i Donatori di sangue della FIDAS Valle d’Aosta rivolgono un forte appello a
tutte le donne e uomini residenti nella nostra regione, dai piedi del Monte Bianco a Pont Saint
Martin. Insieme, veicoliamo questa proposta facendola diventare virale, diffondiamo questo invito
ai nostri contatti su whatsapp, condividiamola sulle piattaforme online. Come i fili di una teleferica
facciamo arrivare questo invito a tutti i residenti dei 74 comuni della Valle. Ognuno di noi, diventi
ambasciatore per la promozione e diffusione della cultura del dono del sangue.

Donare sangue è un gesto civico importante, un atto di solidarietà unico, che offre speranza di vita
a tantissimi pazienti, trapiantati e per quanti subiscono gravi traumi.
Donare sangue è un gesto responsabile, gratuito, anonimo, volontario, periodico e associato.
Occorre aver compiuto 18 anni, avere un peso pari o superiore ai 50 Kg, disporre di un buon stato
di salute, di una condotta e uno stile di vita rispettoso della nostra e altrui vita. I maschi possono
donare fino al 65° anno di età, mentre le femmine fino al compimento del 60° anno.

Il dono del sangue ama la vita, offre sorrisi, speranze, abbatte qualsiasi tipo di barriere, unisce la
comunità, annulla tutte le differenze ed esalta il rispetto e l’amore per la vita.

Ognuno di noi dovrebbe farlo! Aspetti che la FIDAS Valle d’Aosta instancabilmente diffonde
attraverso eventi, incontri e iniziative per contribuire al consolidamento dell’autosufficienza
regionale di sangue e per concorrere a soddisfare le richieste di regioni italiane carenti di sangue
ed emocomponenti. Scegliere di donare il sangue richiama tutti ad un dovere civico di grande
responsabilità, che ha come obiettivo il malato, il fine primario della nostra mission.
In Valle d’Aosta il sangue si dona solo ed esclusivamente presso il Servizio di Immunoematologia e
Medicina Trasfusionale di viale Ginevra 3 dell’Ospedale “Umberto Parini” di Aosta da cui
dipendono i Centri Distaccati dell’Azienda USL valdostana di Donnas e Verres.

Questo Servizio diretto dal dott. Pierluigi Berti è l’unica struttura regionale trasfusionale dove tutti i
Donatori di sangue valdostani trovano accoglienza, indirizzo e grande professionalità. L’occasione
è utile per rivolgere un doveroso grazie a tutto il personale operante presso la struttura
trasfusionale per l’importantissima attività che svolge e per il grande lavoro umano e
professionale svolto durante il lokdown e nella gestione dell’emergenza Covid-19.

Come da sempre diciamo, il sangue non si fabbrica, si dona. Pertanto dietro ogni sacca trasfusa
c’è una donatrice o un donatore che allunga il suo braccio ed effettua la donazione.
Ringraziamo quanti sosterranno la nostra iniziativa e salutiamo calorosamente tutte le Donatrici e
i Donatori volontari di sangue valdostani della FIDAS. Testimoni diretti di un impegno sociale e
civile che si prende cura delle persone attraverso il dono e ama la sua città attraverso la
partecipazione attiva alla vita della nostra città e della nostra organizzazione di volontariato.

Unisciti a noi, diventa Donatrice/Donatore di sangue della Fidas Valle d’Aosta. Per info e adesioni:
3488418095 – 3386518294 mail fidasvda@gmail.com www.fidasvda.it oppure seguici su
Facebook, Twitter, Instagram, Linkedln e You Tube.

Il Presidente dei Donatori di sangue FIDAS Valle d’Aosta

Rosario Mele

Vaccino antinfluenzale. la testimonianza della Dott.ssa Silvia Carla Maria Magnani

La Dott.ssa Silvia Magnani, Dirigente Medico in servizio presso Ospedale Umberto Parini ” di Aosta Servizio Malattie Infettive Azienda USL Valle d’Aosta, Donatrice di sangue e Membro del Direttivo Regionale Fidas Valle d’Aosta ha un messaggio molto importante per quanto riguarda il vaccino anti influenzale. Ascoltiamo le sue parole tramite questo video

Assemblea Nazionale FIDAS

Come ben sappiamo tutti l’emergenza sanitaria ci ha obbligati a rivedere le nostre abitudini e pian piano ci stiamo tutti abituati a convivere con regole nuove ma questo non deve fermare la voglia di continuare ad agire e pianificare che deve darci quella spinta necessaria ad affrontare anche i periodi più complicati.
Proprio per questo, domani 3 Ottobre 2020 si terrà a Roma presso il Centro Congresso “Gli Archi” l’ Assemblea Nazionale FIDAS.
La FIDAS VALLE D’AOSTA sarà presente alla riunione tramite collegamento on line rappresentata dal suo Presidente Rosario Mele

Benvenuto Gruppo Donatori Fidas Bassa valle A, B, AB, 0

La FIDAS Valle D’Aosta è orgogliosa di presentare un Gruppo appena nato su Facebook e fondato da una giovanissima donatrice di sangue di nome Vacca Nicole.

Con questo messaggio Nicole ha annunciato la nascita del gruppo

 

Donatori e simpatizzanti, eccoci qua con una pagina dedicata all’informazione e diffusione del dono di sangue ed emocomponenti.
Siamo il gruppo che si trova in Bassa Valle e facciamo parte della Fidas.
Ci sta molto a cuore questa nostra parte di vita e speriamo in una crescita insieme a tutti 🤗
+informazione=+crescita e donazione
#lavitaèundono
#credercisempre

 

 

L’impegno sopratutto quando si manifesta nei più giovani deve far nascere in tutti noi la  consapevolezza dell’importanza che il dono del sangue riveste nella società.

Donare il sangue è un gesto  semplice e sicuro che fa bene sicuramente alla persona che lo riceve ma anche al donatore: aumenta l’autostima e fa sentire l’individuo parte di una grande comunità.

Invitiamo tutti gli amici della FIDAS Valle D’Aosta a visitare il gruppo Donatori Fidas Bassa valle A, B, AB, 0 https://www.facebook.com/groups/2735830826737118/ al quale facciamo i nostri migliori auguri e al quale daremo tutto il supporto necessario affinchè possa crescere e promuovere il dono volontario, periodico e gratuito del sangue.

Referente gruppo: Vacca Nicole, contatto telefonico 349 821 7215

Illustrazione della giovane volontaria FIDAS Valle D’Aosta Gaia Merulla

Gaia Merulla

Gaia Merulla, giovane volontaria FIDAS Valle D’Aosta

Ringraziamo la giovanissima volontaria FIDAS Valle D’Aosta Gaia Merulla per aver realizzato una bellissima illustrazione che ha come tematica principale l’inclusività, un argomento che ci è da sempre molto caro. Lo scenario scelto è lo splendido Arco D’Augusto, simbolo della città di Aosta.

La FIDAS Valle D’Aosta invita tutti i giovani ad avvicinarsi al mondo del dono, un gesto semplice e sicuro capace di salvare e di migliorare la vita di pazienti affetti da malattie oncologiche.

Donare il sangue fa bene a chi lo riceve ma alle volte non si considera l’impatto positivo che questo gesto ha sulla persona che dona il sangue, donare aumenta l’autostima e accresce il senso civico.

Gaia Merulla ci ha permesso, grazie alla sua illustrazione, di guardare il mondo della dono con i suoi occhi, gli occhi di una giovane donna che si affaccia alla vita e per questo le dedichiamo un immenso GRAZIE .

Vi presentiamo un video in cui Gaia ci parla della sua illustrazione e dell’importanza del dono del sangue, parole piene di consapevolezza e responsabilità.

 

“L’inclusività ormai non è altro che la rappresentazione della realtà” dice Gaia e aggiunge” Alla fine quello che è davvero importante di questa illustrazione è il messaggio, chiunque sia nella condizione di donare il sangue, facendolo, fa un grande dono a se stesso e alla comunità in cui vive”

 

 

Tempio Internazionale del Donatore: iniziati i lavori per la ristrutturazione

In queste settimane hanno preso il via i lavori di ristrutturazione e restaurazione del Tempio Internazionale del Donatore. La struttura era stata dichiarata inagibile nel 2017 a causa dei danni provocati dal tempo e dalle intemperie.
FIDAS, AVIS, FRATRES e AIDO hanno collaborato per la costituzione dell’Associazione ODV Tempio Internazionale del Donatore, con l’obiettivo di tutelare e salvaguardare questo importante luogo.

Già nelle scorse settimane il FAI – Fondo Ambiente Italiano ha lanciato la campagna “I luoghi del cuore” con l’intento di coinvolgere la popolazione a segnalare e votare i posti simbolo della propria storia.
I primi tre luoghi in classifica e il vincitore della classifica speciale riceveranno un contributo economico a fronte di un progetto da concordare con il FAI. Il Tempio Internazionale del Donatore è uno dei luoghi che è possibile votare fin da ora, con pochissimi click tramite il sito www.iluoghidelcuore.it o direttamente su bit.ly/tempiodonatore

Al termine del censimento verrà aperto un bando, al quale potranno partecipare tutti i luoghi che avranno raggiunto almeno 2.000 voti. Sarà possibile richiedere un contributo economico o la collaborazione tecnica del FAI in specifici ambiti. “Il Tempio ha svolto negli anni la funzione di sensibilizzazione alla donazione del sangue – commenta il presidente di FIDAS nazionale, Giovanni Musso – e con Aido anche degli organi  e dei tessuti. L’invito è a  votare questo luogo così prezioso”.

Alla precedente iniziativa si aggiunge ora anche la raccolta fondi su base volontaria da parte di tutte le federate FIDAS che possono contribuire alla ristrutturazione del Tempio attraverso una donazione da inviare a mezzo bonifico bancario al seguente IBAN:

Intestazione: ODV TEMPIO INTERNAZIONALE DEL DONATORE
IT96 Z030 6962 1561 0000 0006851
Causale: Contributo lavori di ripristino conservativo del Tempio Internazionale del Donatore

( fonte: FIDAS NAZIONALE )

PAGAIA E DONA IL SANGUE CON LA FIDAS VALLE D’AOSTA

I Donatori di sangue della FIDAS Valle d’Aosta informano che mercoledì 15 luglio 2020 alle ore 16:00 presso il Parco “Rafting Aventure” in località Chavonne di Villeneuve, salperanno gli equipaggi FIDAS per una emozionante discesa rafting lungo le fredde e ripide acque della Dora Baltea.

Giovani donatori di sangue e volontari FIDAS valdostani, armati di pagaia, casco e giubbotto salvagente, accompagnati dal personale del parco si immergeranno in un meraviglioso scenario naturale per invitare tutti a donare il sangue.

A bordo di colorati gommoni trascorreremo un pomeriggio all’insegna dello stare insieme per testimoniare stili di vita adeguati e promuovere la cultura del dono gratuito del sangue.

“Un’iniziativa bella, adrenalinica, emozionante” – dice Rosario Mele presidente regionale dei Donatori di sangue FIDAS Valle d’Aosta – “un evento divertente e allegro, in compagnia dei sorrisi e delle emozioni dei donatori FIDAS, con la grande voglia di svagarsi all’aria aperta, consapevoli di esercitare un impegno civico serio e importante, utile per avvicinare aspiranti donatori da avviare ad una periodica e responsabile attività trasfusionale”.

Sono coinvolti 25 Donatori FIDAS, tutti giovanissimi di un’età compresa tra i 18 e i 23 anni, accompagnati dalle loro famiglie, fidanzate e amici. All’interno dell’area sarà allestito uno stand informativo per offrire accoglienza e informazioni utili delle attività FIDAS in Valle d’Aosta.

Depositati pagaia e caschetto continueremo a stare insieme nelle ore serali intrattenendoci per cena
nell’area attrezzata del parco di Villeneuve. Tutti sono invitati a partecipare, per condividere insieme la
grande voglia di ricominciare, riponendo grande attenzione alle distanze e all’utilizzo dei dispositivi di
protezione individuale.

Si ringraziano il Direttivo della FIDAS regionale, della 67^ Federata “San Michele Arcangelo”, il
Coordinamento FIDAS Giovani VdA, il Coordinamento di area Fidas Media, Alta e Bassa Valle, il gruppo
valdostano FIDAS della Polizia Penitenziaria “Antonio Santoro” e l’Associazione Donatori sangue e organi “Silvy Parlato”.

Per info e adesioni: 3488418095 – 3386518294 fidasvda@gmail.com per chi volesse seguirci siamo su
Facebook, Twitter, Instagram INLinkedln

 

Commissione Europea: valutazione positiva della proposta di progetto sull’uso clinico del plasma da convalescente COVID-19

Con riferimento all’emergenza epidemiologica da COVID-19, nell’ambito del programma di ricerca europeo Horizon 2020, la European Blood Alliance (EBA) e altre 12 strutture di 9 paesi europei, hanno collaborato  alla  stesura del progetto SUPPORT-E (SUPPORTing  high quality  evaluation  of  COVID-19 convalescent Plasma throughout Europe), la cui durata prevista è di 24 mesi; per l’Italia hanno partecipato ai lavori il Centro nazionale sangue (CNS) – membro dell’EBA, la Fondazione IRCSS Policlinico San Matteo di Pavia e l’azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) di Mantova.

La proposta ha ottenuto il parere positivo della Commissione Europea, che ha avviato la fase di preparazione finalizzata alla stipula dell’accordo con i partner coinvolti.

Gli obiettivi principali del progetto sono di fornire un contributo alla valutazione dell’impiego clinico del plasma da convalescente COVID-19 come possibile terapia di pazienti affetti da COVID-19, al fine di raggiungere un possibile consenso europeo sull’appropriatezza di tale trattamento, supportato da una cospicua mole di dati, derivanti dall’esperienza di diversi paesi dell’Unione.

In particolare, inoltre, verrà fornito supporto a trial clinici, selezionati sulla base di specifici criteri di inclusione ed esclusione, integrandone eventualmente i finanziamenti, se necessario. In tale contesto, notevole rilevanza sarà rivestita dalla puntuale ed accurata compilazione del database europeo recentemente istituito dalla Commissione europea, che prevede la raccolta dei dati sui donatori, sull’impiego clinico del plasma e sui pazienti, con particolare attenzione ai dati sulla sicurezza (https://ec.europa.eu/health/blood_tissues_organs/covid-19_en).

Finalità ultima del progetto è la formulazione di raccomandazioni sull’uso clinico del plasma da convalescente COVID-19 basate sull’evidenza scientifica applicabili in tutta Europa negli attuali e futuri possibili focolai di COVID-19. Il progetto potrà essere utilizzato anche come base per ulteriori possibili finalità di ricerca (ad esempio, sull’uso del plasma da convalescente COVID-19 per la profilassi contro l’infezione da COVID-19 o per la produzione di immunoglobuline specifiche).

La collaborazione attiva dell’Italia è stata significativa già nella stesura della proposta di progetto. In particolare, il CNS è il Leader del pacchetto sulla comunicazione e divulgazione che, tramite la preliminare produzione di specifico materiale, dovrà: 1) sviluppare e attuare un piano di comunicazione strategico per promuovere a livello europeo le sopracitate raccomandazioni; 2) costruire forti reti con le autorità competenti nazionali e gli altri stakeholders; 3) trovare punti di contatto con iniziative parallele dell’Unione; 4) interagire sia con i policy-makers europei sia con i cittadini e le associazioni dei donatori e pazienti.

Oltre a guidare gli aspetti relativi alla comunicazione, il CNS collaborerà in diversi pacchetti tecnici, tra cui in particolare quello su “Assessing Covid-19 Convalescent Plasma (CCP), conducting clinical evaluation and defining best practices” condotto dalla Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia in stretta collaborazione con l’ASST di Mantova. Gli obiettivi del predetto pacchetto tecnico sono i seguenti: 1) ottenere una visione puntuale dello stato dell’arte, a livello internazionale, in materia di raccolta, caratterizzazione e utilizzo del plasma da convalescente COVID-19 per il trattamento dell’infezione da COVID-19, tramite la revisione sistematica della letteratura in materia; 2) definire criteri comuni per l’arruolamento di donatori convalescenti, per la produzione di plasma da convalescente COVID-19 e per il trattamento dei pazienti; 3) monitorare costantemente le informazioni e i dati relativi all’impiego clinico del plasma da convalescente COVID-19.

I risultati e lo stato di avanzamento delle attività progettuali saranno oggetto di divulgazione a livello istituzionale e di tutti i possibili portatori di interesse, ivi inclusi i cittadini europei, le associazioni dei pazienti e quelle dei donatori di sangue.

Il Centro Nazionale Sangue condividerà l’evoluzione delle fasi di implementazione del progetto.

FONTE: FIDAS NAZIONALE