Giallo come il Plasma
La plasmaferesi: perché è necessaria
Il plasma, che è la parte liquida del sangue, contiene molte molecole proteiche indispensabili all’organismo, quali ad esempio l’albumina, le immunoglobuline (anticorpi), i fattori della coagulazione del sangue.
Dal plasma donato possono essere ricavati concentrati di queste proteine, che vengono utilizzati come terapie salvavita in molte condizioni cliniche: ad esempio, i fattori della coagulazione sono utilizzati in malattie emorragiche congenite o acquisite, l’albumina in gravi malattie del fegato, le immunoglobuline in malattie nelle quali il sistema immunitario è deficitario, a volte fin dalla nascita.
La richiesta di questi prodotti, chiamati farmaci plasmaderivati, è in continuo aumento nel mondo. Per assicurarne il fabbisogno, la quantità di plasma ricavata dalle donazioni di sangue intero non è sufficiente: per questo è necessario aumentare la disponibilità di plasma attraverso la plasmaferesi, un tipo particolare di donazione nel quale viene prelevato solo plasma, in quantità maggiore (600-700 mL per ciascuna donazione contro i circa 270 mL ricavabili dalla donazione di sangue intero).
La donazione di plasma dura circa 40 minuti, e può essere proposta anche a persone con lieve carenza di ferro, per le quali la donazione di sangue intero è controindicata. Per lo stesso motivo, può essere effettuata anche in numero maggiore, fino a un massimo di 1,5 litri di plasma al mese e 15 litri annui.
La plasmaferesi, che con le precauzioni adottate può essere fatta anche in questo periodo di epidemia da Coronavirus, va prenotata al Servizio Trasfusionale per garantire la disponibilità dell’apparecchiatura di donazione e per assicurare il rispetto del necessario distanziamento sociale, evitando assembramenti di donatori nella struttura.
Donare il plasma vuol dire donare vita a chi non ha un’alternativa.
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