Commissione Europea: valutazione positiva della proposta di progetto sull’uso clinico del plasma da convalescente COVID-19
Con riferimento all’emergenza epidemiologica da COVID-19, nell’ambito del programma di ricerca europeo Horizon 2020, la European Blood Alliance (EBA) e altre 12 strutture di 9 paesi europei, hanno collaborato alla stesura del progetto SUPPORT-E (SUPPORTing high quality evaluation of COVID-19 convalescent Plasma throughout Europe), la cui durata prevista è di 24 mesi; per l’Italia hanno partecipato ai lavori il Centro nazionale sangue (CNS) – membro dell’EBA, la Fondazione IRCSS Policlinico San Matteo di Pavia e l’azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) di Mantova.
La proposta ha ottenuto il parere positivo della Commissione Europea, che ha avviato la fase di preparazione finalizzata alla stipula dell’accordo con i partner coinvolti.
Gli obiettivi principali del progetto sono di fornire un contributo alla valutazione dell’impiego clinico del plasma da convalescente COVID-19 come possibile terapia di pazienti affetti da COVID-19, al fine di raggiungere un possibile consenso europeo sull’appropriatezza di tale trattamento, supportato da una cospicua mole di dati, derivanti dall’esperienza di diversi paesi dell’Unione.
In particolare, inoltre, verrà fornito supporto a trial clinici, selezionati sulla base di specifici criteri di inclusione ed esclusione, integrandone eventualmente i finanziamenti, se necessario. In tale contesto, notevole rilevanza sarà rivestita dalla puntuale ed accurata compilazione del database europeo recentemente istituito dalla Commissione europea, che prevede la raccolta dei dati sui donatori, sull’impiego clinico del plasma e sui pazienti, con particolare attenzione ai dati sulla sicurezza (https://ec.europa.eu/health/blood_tissues_organs/covid-19_en).
Finalità ultima del progetto è la formulazione di raccomandazioni sull’uso clinico del plasma da convalescente COVID-19 basate sull’evidenza scientifica applicabili in tutta Europa negli attuali e futuri possibili focolai di COVID-19. Il progetto potrà essere utilizzato anche come base per ulteriori possibili finalità di ricerca (ad esempio, sull’uso del plasma da convalescente COVID-19 per la profilassi contro l’infezione da COVID-19 o per la produzione di immunoglobuline specifiche).
La collaborazione attiva dell’Italia è stata significativa già nella stesura della proposta di progetto. In particolare, il CNS è il Leader del pacchetto sulla comunicazione e divulgazione che, tramite la preliminare produzione di specifico materiale, dovrà: 1) sviluppare e attuare un piano di comunicazione strategico per promuovere a livello europeo le sopracitate raccomandazioni; 2) costruire forti reti con le autorità competenti nazionali e gli altri stakeholders; 3) trovare punti di contatto con iniziative parallele dell’Unione; 4) interagire sia con i policy-makers europei sia con i cittadini e le associazioni dei donatori e pazienti.
Oltre a guidare gli aspetti relativi alla comunicazione, il CNS collaborerà in diversi pacchetti tecnici, tra cui in particolare quello su “Assessing Covid-19 Convalescent Plasma (CCP), conducting clinical evaluation and defining best practices” condotto dalla Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia in stretta collaborazione con l’ASST di Mantova. Gli obiettivi del predetto pacchetto tecnico sono i seguenti: 1) ottenere una visione puntuale dello stato dell’arte, a livello internazionale, in materia di raccolta, caratterizzazione e utilizzo del plasma da convalescente COVID-19 per il trattamento dell’infezione da COVID-19, tramite la revisione sistematica della letteratura in materia; 2) definire criteri comuni per l’arruolamento di donatori convalescenti, per la produzione di plasma da convalescente COVID-19 e per il trattamento dei pazienti; 3) monitorare costantemente le informazioni e i dati relativi all’impiego clinico del plasma da convalescente COVID-19.
I risultati e lo stato di avanzamento delle attività progettuali saranno oggetto di divulgazione a livello istituzionale e di tutti i possibili portatori di interesse, ivi inclusi i cittadini europei, le associazioni dei pazienti e quelle dei donatori di sangue.
Il Centro Nazionale Sangue condividerà l’evoluzione delle fasi di implementazione del progetto.
FONTE: FIDAS NAZIONALE