Smog

AOSTA – La presenza di Pm10 nell’aria in Valle d’Aosta è tornata ben al di sotto del limite di 50 microgrammi per metro cubo. Sabato erano stati raggiunti i valori più alti della settimana, ma domenica sono scesi da 76 a 19 nella stazione Arpa di Donnas e, ad Aosta, da 61 a 11 in quella di via Col di Mont, da 57 a 9 in piazza Plouves, da 58 a 10 in via Liconi.
“I livelli sono rientrati per effetto del foehn, che ha ripulito e spazzato via l’aria”, commenta Manuela Zublena, responsabile della sezione aria e atmosfera di Arpa Valle d’Aosta. L’alta concentrazione di Pm10, in particolare in Bassa Valle, era dovuta, ricorda, “al trasporto di masse di aria carica di polveri dalla Pianura Padana. L’effetto delle emissioni a livello locale era molto contenuto”.

Troppo caldo, limiti salite G. Paradiso

Adeguandosi ai cambianti climatici che influenzano le condizioni di percorribilità degli itinerari alpinistici, le guide alpine della Valle d’Aosta hanno introdotto delle limitazioni per la salita al Gran Paradiso, 4.061 metri. La decisione è stata presa dalla Società delle guide del Gran Paradiso in quanto le condizioni di salita delle vie normali dai rifugi Federico Chabod e Vittorio Emanuele II sono diventate sempre più problematiche in seguito al fenomeno della fusione dei ghiacciai. Per tutelare la sicurezza dei clienti, pertanto, è stato stabilito che le guide alpine possono accompagnare nel periodo estivo sul Gran Paradiso quattro alpinisti invece di cinque come in precedenza. Resta invece invariato a cinque il numero di gli alpinisti che le guide possono accompagnare lungo le vie normali nel periodo inverno-primavera, quando i ghiacciai sono ricoperti di neve, con l’uso di sci o racchette da neve.